L’aggettivo “erpetiforme” è stato dato in passato per l’aspetto delle vescicole e per la loro disposizione, che ricordano le manifestazioni tipiche dell’infezione herpetica, e non per una correlazione eziologica con herpes simplex.
La dermatite erpetiforme (o dermatite erpetiforme di Duhring è una patologia dermatologica che colpisce solamente i soggetti affetti da celiachia. Per questo motivo viene definita “celiachia della pelle”.
La dermatite di Duhring non è una malattia autoimmune ma essendoci una correlazione con la celiachia va considerata una manifestazione cutanea di un intolleranza alimentare.
I sintomi sono la comparsa di eruzioni pruriginose ed evidenti macchie eritematose, accompagnate da irritazione ed infiammazione: il decorso non è naturale, poiché è il sistema immunitario stesso a generare la reazione.
La comparsa delle lesioni cutanee è preceduta da sensazioni di forte prurito o bruciore. Le zone più colpite sono gomiti, ginocchia, parte bassa del dorso e cuoio capelluto. Il prurito risulta molto forte in caso di presenza di vescicole e bolle. L’istinto a grattarsi difficilmente riesce ad essere controllato. Ne deriva un evidente peggioramento della pelle fino ad arrivare alla creazione di croste, ulcere e cicatrici.
L’eruzione cutanea può interessare anche l’intera superficie corporea.
La cute colpita può subire, anche dopo la guarigione, variazioni cromatiche rispetto alla cute illesa.

Il siero AdSolve è un coadiuvante prezioso per questo tipo di patologia.
L’oleocantale presente al suo interno è noto che esplichi la stessa risposta antinfiammatoria nel corpo come l’ibuprofene, agendo lungo le stesse vie di un antinfiammatorio comune non steroideo.
È stato dimostrato che l’oleocantale blocca la cascata infiammatoria inibendo in modo dose-dipendente sia gli enzimi infiammatori della cicloossigenasi-1 (COX-1) che della cicloossigenasi-2 (COX-2).
Spenta l’infiammazione anche il prurito diminuisce e la ferita ha il tempo, non sollecitata, di guarire. Test clinici su base volontaria hanno dimostrato che il processo di riepitelizzazione avviene in circa 5 giorni dall’inizio dell’applicazione migliorando la qualità di vita del paziente affetto da questa patologia.